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Dott.ssa Scala.
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La scuola dell'infanzia è il luogo privilegiato in cui osservare e potenziare i prerequisiti dell'apprendimento.
Quali sono, secondo voi, le abilità di base da monitorare e potenziare per prevenire i DSA?. -
r. croatti m. boschetti.
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Poichè l'automatizzazione degli apprendimenti di base pone i bambini all’inizio della scolarizzazione nella necessità di possedere particolari condizioni di base (i prerequisiti), la scuola dell’infanzia è il luogo di prevenzione per rilevare precocemente la mancata acquisizione di specifiche abilità di base e dei pre-requisiti, al fine di predisporre adeguate strategie con lo scopo di limitare lo strutturarsi di difficoltà di apprendimento nella scuola elementare.
Dunque è importante che gli educatori della scuola materna siano formati ad evidenziare eventuali lacune che potrebbero far ipotizzare problemi nell'apprendimento: ad esempio confondere suoni, non completare le frasi, utilizzare parole non adeguate al contesto o le sostituisce, omettere suoni o parti di parole, sostituire suoni, lettere ( p/b...), avere un’espressione linguistica inadeguata, avere poca abilità nella manualità fine, avere difficoltà a riconoscere la destra e la sinistra, o avere difficoltà in compiti di memoria a breve termine (es: imparare filastrocche).
Roberta Croatti e Manuela Boschetti. -
Dott.ssa Scala.
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Condivido in pieno!
L’individuazione precoce e la conseguente messa in atto delle strategie didattiche adeguate riduce la probabilità di un insuccesso scolastico sia sul piano cognitivo che su quello emotivo (compromissione dello sviluppo della personalità del bambino e dispersione scolastica); inoltre, la segnalazione e l’intervento precoce consentono una risoluzione o un miglioramento delle difficoltà o del disturbo, infatti le differenze si accentuano con il passare del tempo.
La valutazione dei prerequisiti ha come obiettivo l’accertamento dell’acquisizione delle competenze cognitive e strumentali per imparare a leggere, a scrivere e a far di conto; ogni competenza specifica presuppone la presenza di sotto-abilità.
Ma quali sono, nello specifico, le abilità da valutare?. -
Boschetti e Croatti.
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I prerequisiti per l’apprendimento sono competenze cognitive necessarie per imparare a leggere, a scrivere e ad operare con i numeri. Ciascuna di tali competenze presuppone la presenza di sotto-abilità specifiche che operano sinergicamente affinchè l’abilità generale possa emergere ed evolversi in modo organizzato.
Ogni bambino ha i suoi tempi di apprendimento e la lentezza non deve essere necessariamente associata a incapacità o non intelligenza. Esistono periodi critici per poter osservare una specifica competenza, e decidere se il livello raggiunto in tale area sia o meno adeguato all’età del bambino. Ad esempio avrebbe poco senso preoccuparsi dell’assenza di spefiche abilità metafonologiche a 4 anni, ma la stessa difficoltà a 5 o 6 anni assume tutto un altro significato.
Le aree da valutare sono:
- Prerequisiti per la lettura;
- Prerequisiti per la scrittura (sia fonologici che grafo-motori);
- Prerequisiti per il calcolo.
In particolare si indaga su:
- Abilità linguistica;
- Abilità fonologica;
- Abilità logico-matematica;
- Sviluppo psicomotorio;
- Abilità di simbolizzazione;
- Rapporti sociali;
- Abilità di memoria;
- Abilità attentive;
- Analisi visiva e uditiva;
- Capacità visuo-spaziali;
- Aspetto emotivo e psicologico.
Manuela Boschetti e Roberta Croatti. -
Dott.ssa Scala.
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A queste c'è da aggiungere:
- comprensione linguistica
- espressione orale
- metacognizione (consapevolezza e controllo dei propri processi cognitivi)
- orientamento spazio-temporale
- abilità grafiche (coordinazione oculo-manuale, uso dello spazio grafico, ecc.).